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Concorso Dantedì per i licei: menzione speciale a Zaccheo Arduini, 1D: “Oggi, Dante: la ragione di un successo eterno”

In occasione dell’anno dantesco, il Liceo ginnasio “Cutelli” di Catania in collaborazione  con la Rete Nazionale dei Licei Classici ha promosso una ricca serie di attività, culminate in un Convegno di Studi danteschi svoltosi il 25 marzo (ospiti speciali il prof. C. Bologna e la prof.ssa P. Rocchi): momento centrale del Convegno è stata la premiazione degli elaborati del concorso Dantedì per i Licei, dal tema: DANTE PROSSIMO MIO. Un invito rivolto agli studenti di tutta Italia a leggere Dante alla luce del presente, raccolto da Zaccheo Arduini, alunno di I D con il suo elaborato OGGI, DANTE: la ragione di un successo eterno” .

Dopo una sferzante pars destruens che stigmatizza tutte le difficoltà dei millenials di fronte ad un testo di 700 anni fa, per di più accostato per la prima volta tramite DAD, viene sviluppata una pars costruens che, partendo da alcune domande: “Ma se Dante si ritrovasse improvvisamente a vivere ai giorni nostri? … Che uomo, che artista, che intellettuale sarebbe? Sicuramente uno scrittore innovativo per quanto riguarda la lingua, d’altronde, anche allora aveva preferito il volgare al latino… Da che parte politica si schiererebbe, nell’attuale confusione di colori politici? E dei papi cosa penserebbe?… Sarebbe così sicuro nel castigare i cattivi e nell’innalzare i buoni, in un contesto così variegato di persone, idee e culture?”, giunge a sfiorare l’ideale dantesco di libertà, di bellezza, di felicità, e ad asserire con T. De Mauro che la Commedia è l’unica opera medievale europea che possa essere letta senza traduzione, perché ”il cuore dell’italiano è ancora dantesco”. Infine conclude: “ la Divina Commedia, per la funzione di unificazione proprio linguistica e culturale che svolse sul territorio italiano, può essere realisticamente considerata il primo grande passo verso la creazione del nostro Paese, che ancora oggi riconosce nel proprio patrimonio culturale il più forte motivo identitario e di coesione nazionale. E’ proprio per questo che l’Italia, un paese ricco di arte e con il culto della bellezza, anche in questi tempi duri, in cui davvero non c’è” maggior dolore che ricordarsi del tempo felice”, ancora non può smettere di commuoversi davanti a quest’opera… Dante ci è più prossimo che mai…” .

E così, MENZIONE SPECIALE!