Now and Then: l’addio dei Beatles

29 Novembre 2023

Tag: Cultura

Di: Gaia Diamante

Pensavamo di aver ascoltato l’ultima canzone dei Beatles con l’album “Let It Be ” del 1970, l’anno in cui la band si sciolse. Con la morte di John Lennon, assassinato l’8 Dicembre del 1980, si persero le speranze di sentire nuove canzoni da parte dei Fab Four. 

Nel 1994, Yoko Ono, vedova di Lennon, consegnò ai rimanenti Beatles tre demo incomplete, registrate in casa da John negli anni ’70. Queste registrazioni portarono alla reunion della band, l’unica che hanno fatto. 

Nacque così “Anthology”, un progetto multimediale che comprende tre CD, un documentario e un libro. L’idea originale era che ogni CD contenesse un inedito fatto dalle registrazioni del defunto Beatle. Solo due demo furono, però, completate: “Free As a Bird” (Anthology I, 1995) e “Real Love” (Anthology II, 1996). L’ultima registrazione, “Now and Then”, era di scarsissima qualità, la voce di Lennon veniva coperta a tratti dal pianoforte, i rumori di sottofondo rovinavano l’audio e le tecnologie del tempo non erano abbastanza sviluppate per risolvere il problema. 

Paul McCartney ha affermato di aver sempre avuto l’intenzione di terminare il brano e l’occasione si presentò nel 2020, durante le riprese di Get Back, documentario diretto da Peter Jackson sul quartetto di Liverpool, uscito nel 2021 su Disney+. Per aumentare la qualità delle registrazioni utilizzarono un’intelligenza artificiale per isolare le voci dei quattro artisti e rimasterizzare le canzoni. McCartney vide nell’IA la soluzione per la demo scartata e infatti, “addestrando” l’intelligenza artificiale a riconoscere la voce di Lennon, riuscirono ad ottenere una registrazione limpida della canzone ‘’Now and Then’’ cantata da John. 

Le cose vanno poi avanti naturalmente, Paul rifà la linea di basso già scritta nel ’95, Ringo Starr ci aggiunge la batteria e la chitarra di George Harrison, morto nel 2001, fu ripresa da una registrazione fortunatamente conservata del ‘95 dove il chitarrista suona un assolo per la canzone. Furono poi aggiunti archi e cori per calcare la firma “Beatles” sul brano. 

Molti titoli, scritti solo per attirare clic, insinuano che l’IA fosse stata utilizzata per ricreare la voce di Lennon, e ciò ha alzato molte critiche nei confronti dei Beatles che hanno subito ribadito come sono andate veramente le cose. Le critiche sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale sono, comunque, infondate perché i Beatles sono sempre stati aperti alle nuove tecnologie per innovare la loro musica. Furono infatti tra i primi a introdurre gli strumenti elettronici nelle loro canzoni, amavano sperimentare nuovi metodi e nuovi generi. Perciò l’utilizzo di questa nuova tecnologia in una loro canzone è una cosa assolutamente da Beatles.

Eccoci qui, dunque, nel Novembre del 2023, ad ascoltare “Now and Then”, l’ultima canzone dei Beatles, e ad assistere ad un evento storico: l’ultimo addio di una band che ha segnato per sempre la storia della musica.

54 anni dopo, i Beatles, tornano per l’ultima, ennesima, volta in vetta alla classifica britannica, con una canzone che ci parla della forza di andare avanti nonostante tutte le sfide e le incertezze della vita. Una canzone simbolica, che trova il suo significato anche nella sua stessa produzione. Il desiderio di perseverare e cercare di riportare qua con noi a tutti i costi la voce di John Lennon, aggiungendoci poi l’abbraccio della chitarra di George Harrison creando così un ponte tra passato e presente in cui tutti i Beatles salutano per l’ultima volta la musica, calando un sipario sul loro spettacolo che ha influenzato e cambiato questo mondo.

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