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Ricordo (dalla 3E ’17-’18)

“Non ringraziare me, ringrazia te stesso!” ci ripeteva la Professoressa Pellegrino quando, alla fine delle interrogazioni in Storia dell’Arte, la ringraziavamo per il voto che ci aveva assegnato. Ci veniva da sorridere, spontaneamente, di fronte a quest’affermazione che, ora come ora, capiamo rivelare in realtà tante cose sulla nostra Professoressa. Un invito alla conoscenza delle cose e allo studio come crescita personale e pienezza appagante e mai sterile è infatti ciò che ha sempre voluto trasmetterci. Tra aneddoti di vita, quadri e sculture, le sue lezioni passavano col sorriso, permettendoci di arrivare quasi sempre alla fine dell’ora con una nozione o una consapevolezza in più, non soltanto sulla storia dell’arte, ma anche e soprattutto sulla vita di tutti i giorni in generale, perché era la curiosità il motore della ricerca della Professoressa, che di conseguenza era per noi un continuo stimolo. E nonostante siano passati ben due anni dalle ultime lezioni trascorse insieme tra i banchi del Romagnosi, ognuno di noi, nel proprio percorso particolare di studi e di vita, ha certamente raccolto i frutti dei suoi insegnamenti. Come quello di “mettere giù le penne”, perché prima di prendere appunti è necessario comprendere di cosa si sta parlando e iniziare ad assimilarlo. Ecco, di certo ora non comprendiamo tutto questo e ci vorrà del tempo per assimilarlo, ma il suo insegnamento resta impresso nei nostri pensieri, parte della nostra crescita, piacevole ricordo: è tempo di “mettere giù le nostre penne”, per concentrarci sul valore che la Professoressa Pellegrino ha rappresentato nelle nostre “lezioni” di vita e raccoglierne i frutti.

Chiaraserena Froldi


Cara prof… (Sara Montali, 3D ’14-’15)

Cara prof, Ci sarebbe veramente tanto da dire su quanto lei sia stata importante nella mia vita e in quella di tanti altri studenti… Se non fossimo in piena emergenza sanitaria le avremmo organizzato un gran funerale, sono sicura che saremmo stati in così tanti a volerle dare un ultimo saluto che il Duomo non ci avrebbe contenuti tutti! Prof, adesso che non la vedrò più nei corridoi durante le mie visite al Romagnosi, cercherò di ricordarla sempre con il sorriso, quel bellissimo sorriso accogliente e tranquillizzante con cui entrava in classe. Penserò a quello di una mattina in particolare. Correva l’anno 2012, novembre, pioggia per le strade, giovedì mattina, prima ora. Eravamo una prima liceo terrorizzata dalla prima interrogazione di latino e, mentre lei interrogava i volontari del giorno, avevamo tutti sotto il De bello Gallico. Ovviamente, prof, lei se ne accorse subito che qualcosa non andava, ma continuò ad interrogare. Finita l’interrogazione, anziché fare lezione, spense la lim e si appoggiò alla cattedra della vecchia aula d’arte, poi, sorridendo, ci disse: “Ragazzi, lo so che le prime interrogazioni di latino spaventano, però parliamone un attimo insieme. Mettiamo, nel peggiore dei casi, che oggi veniate interrogati e non sappiate nulla. Cosa succede? Ve lo dico io, ragazzi: non succede niente. Siamo ad inizio anno, avrete tanto tempo e tante occasioni per recuperare. Se anche oggi andasse male, sono sicura che rimedierete. Se volete, potete usare questi ultimi minuti di lezione per ripassare, però, per favore, non siate in ansia per un’interrogazione”. Nessuno ci aveva mai detto delle parole così tranquillizzanti, così belle. Vede prof, ne ho tanti altri di ricordi su di lei: le sue bellissime lezioni, le spiegazioni prima della gita, la maturità… ma questo è il più bello. Voglio ricordarla così prof, come la grande prof di storia dell’arte che oltre a trasmetterci tanto sapere ci ha insegnato anche come approcciarci alla vita e alle nostre paure. Buon viaggio prof. Sara

Renata Anna Pellegrino – 1953-2020

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Un momento di preghiera e di ricordo è stato trasmesso mercoledì 6 maggio alle ore 21:00 in diretta YouTube (https://www.youtube.com/watch?v=GtPfV_el9z4)

Ciao Antonio!

Ci ha lasciati il prof. Antonio Gandolfi, Vicepreside e Docente per più di 20 anni al Liceo Romagnosi.

Carissimo Antonio,
la foto con cui sul proprio sito il Liceo Romagnosi, il tuo liceo, ti ha voluto ricordare ci rimanda ad un anno importante per noi tutti e che sappiamo essere stato un anno importante anche per te. Si tratta dell’anno in cui abbiamo celebrato i 150 anni del nostro Liceo e ci è stato anche assegnato il premio Sant’Ilario. In quella foto ci conforta leggere la tua soddisfazione e si, possiamo dirlo, anche il tuo orgoglio per aver fatto parte di quella storia.
E’ una foto in cui indossi la maglia del Romagnosi e quella maglia è solo un segno esteriore della tua profonda appartenenza al liceo, del tuo profondo legame con tanti alunni e alunne che hai accompagnato nel cammino di crescita, con tanti colleghi e colleghe con cui hai condiviso progetti, fatiche, cene, discussioni, viaggi, con il personale della segreteria a cui hai sempre offerto il tuo generoso aiuto. Un senso di profonda appartenenza, vissuto sia come docente sia per tanti anni anche come vicepreside.
Quella maglia porta con sé tanti ricordi: le ore trascorse ad incastrare abilmente l’orario delle lezioni, il lavoro di preparazione dei tuoi amatissimi esperimenti di fisica, i giorni trascorsi nelle visite d’istruzione, la tua costante presenza ai momenti importanti della nostra scuola: i concerti del coro, le rappresentazioni teatrali delle classi, le conferenze, tutti momenti che sempre documentavi con la tua immancabile macchina fotografica, e tanto altro che ognuno di noi conserverà nella propria memoria.
Carissimo Antonio, noi siamo sicuri che quella maglia non te la sei mai tolta.
Ti ringraziamo di essere stato nostro collega e nostro amico.