ROMAGNOSI, IL FUTURO DEL PASSATO

La nostra scuola ha come scopo principale la formazione integrale e globale della persona, attraverso lo studio e l’incontro con le grandi tradizioni che caratterizzano la nostra cultura, l’apertura alle questioni più vive del nostro tempo, la condivisione di uno spazio educativo che intende accompagnare i giovani dall’adolescenza all’età adulta.

Al Liceo si acquisisce un rigoroso metodo di studio, si affrontano e si apprezzano una varietà di ambiti (linguistici, letterari, scientifici, filosofici, storici, estetici), si maturano convinzioni personali e scelte di vita, si impara a confrontarsi sia con i docenti e i compagni, sia con i grandi maestri del passato e del presente che si incontrano sui libri, sui tablet o sulla rete; si acquisisce un metodo critico, si affinano le dimensioni intellettuali e spirituali, si sviluppa la propria personalità.

Il Romagnosi inoltre è sempre stato un significativo luogo di produzione e di divulgazione culturale. E’ sin dalle origini una scuola aperta alla città e al territorio, che ha rapporti intensi e costanti con l’Università, istituzioni culturali, centri di ricerca, associazioni di varia natura e con il mondo del volontariato.

Nel settembre 2018 è nato l’indirizzo linguistico, caratterizzato dallo studio di tre lingue e letterature straniere moderne, facendo del Romagnosi una vera e propria scuola delle lingue e delle culture.

In occasione del centocinquantesimo anniversario, il Liceo Classico Romagnosi ha ottenuto il Premio S. Ilario 2011 – Medaglia d’Oro del Comune di Parma. Nell’ottobre 2014, in occasione dell’alluvione provocata dal torrente Baganza, i nostri studenti, insieme a tanti colleghi delle scuole di Parma, si sono prodigati per spalare il fango dalle strade e soccorrere i nostri concittadini; a tutti loro, “angeli del fango”, il Comune ha assegnato l’Attestato di Civica Benemerenza in occasione del premio sant’Ilario 2015.

Il Classico

Chi studia al Romagnosi può frequentare un liceo classico che offre una proposta in sintonia con le esigenze delle giovani generazioni. Grazie alla riduzione dell’unità oraria a moduli di 55 minuti, è stato possibile differenziare tre percorsi, che sono stati chiamati con i nomi di tre protagonisti della cultura europea:

  • il percorso Cicerone, con potenziamento nell’area umanistica e artistica;
  • il percorso Galileo con potenziamento scientifico-tecnologico;
  • il percorso Erasmo, che introduce una seconda lingua straniera moderna (francese, tedesco o spagnolo).

Il Linguistico

Il Liceo linguistico si caratterizza per l’apertura interculturale alle lingue e alle culture moderne nel costante riferimento alla cultura classica. Sono previste tre lingue straniere moderne a partire dal primo anno: Inglese come prima lingua, Francese/ Tedesco/Spagnolo come seconda e terza lingua, sulla base delle scelte degli studenti e compatibilmente con le risorse assegnate alla scuola. Per tutte le lingue straniere studiate un’ora settimanale si svolge con un lettore madrelingua. Nel triennio sono inoltre previste discipline insegnate in lingua straniera (CLIL). Nel primo biennio l’orario settimanale è concentrato su 5 giorni alla settimana (lunedì-venerdì).

All’interno della tradizionale offerta formativa del classico e del linguistico, abbiamo creato per le studentesse e gli studenti alcune possibilità di personalizzazione e di scelta: in particolare il Classico ha tre percorsi differenziati (“Erasmo” con potenziamento linguistico, “Cicerone” con potenziamento artistico-letterario, “Galileo” con potenziamento matematico-scientifico); inoltre sia al Classico sia al Linguistico si possono scegliere Attività FuoriClasse, veri e propri corsi opzionali offerti da docenti interni ed esterni.

Attraverso queste ultime, gli studenti possono personalizzare il proprio percorso, seguendo progetti, corsi, iniziative che la scuola propone come approfondimento culturale e formativo. Le Attività FuoriClasse si caratterizzano anche per il superamento della classica lezione frontale a favore di modalità più laboratoriali e partecipative e per la loro realizzazione in gruppi a classi aperte, eventualmente in orario pomeridiano e in contesti quali conferenze, convegni, seminari. Le FuoriClasse possono realizzarsi sotto forma di corsi tematico-disciplinari, laboratori espressivi (teatro, coro, musical, mindfulness), percorsi PCTO (ex Alternanza Scuola Lavoro), partecipazione a team studenti/docenti (piattaforma multimediale Eureka, Green Team, ecc.), certificazioni linguistiche ed informatiche, corsi CORDA di inglese e matematica, attività sportive.

Nella consapevolezza che il mondo in cui viviamo è sempre più complesso, il Romagnosi si pone tra gli obiettivi prioritari quello di accompagnare e sostenere il percorso di crescita e maturazione dei propri alunni e alunne, aprendo loro la possibilità di accesso a conoscenze che nutrono la libertà di pensiero e di parola, l’autonomia del giudizio, la forza dell’immaginazione. Questo percorso mette al centro l’esperienza della partecipazione finalizzata a sperimentare concretamente il senso di appartenenza ad una comunità di persone in relazione, in dialogo, persone che sanno accogliersi e che, nel riconoscimento reciproco delle proprie capacità, sanno anche riconoscere e prendersi cura delle reciproche fragilità, valorizzando le potenzialità di ciascuno.

Nel nostro progetto formativo educare alla partecipazione significa sviluppare la capacità di vedere il mondo dal punto di vista di altre persone, confrontarsi con i limiti e le fragilità, imparare che avere bisogno degli altri non è segno di debolezza, incoraggiare la responsabilità e promuovere il pensiero critico. Il Romagnosi vuole essere quotidiano laboratorio per educare persone radicate nel loro territorio e nello stesso tempo aperte al mondo, capaci di leggere criticamente il presente e di immaginare un mondo diverso e migliore. Partecipazione e cittadinanza si nutrono dello studio vivo del patrimonio letterario, artistico, scientifico la cui memoria si salda con le domande e le attese di ragazzi e ragazze chiamati ad essere protagonisti nella propria scuola, nella propria città e in quel mondo globale sempre più vicino.

Il liceo riconosce il ruolo strategico della scuola nel processo di transizione ecologica e, più in generale, nella diffusione e nel raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030. Per questo si impegna a rendere il tema della sostenibilità parte integrante dell’azione educativa e del percorso formativo degli studenti. Attraverso esperienze di PCTO, attività FuoriClasse, percorsi di educazione civica e attività disciplinari ordinarie, il Romagnosi si propone di fornire agli studenti gli strumenti per crescere come cittadini informati, consapevoli e capaci di affrontare le sfide della contemporaneità (emergenza climatica, crisi energetica, disuguaglianze sociali, complessità ed incertezza, distribuzione ed uso delle risorse naturali, modelli di sviluppo) in una prospettiva di sostenibilità ambientale, economica e sociale. Le proposte formative, che si caratterizzano per un approccio pluridimensionale fondato sulla sfera cognitiva, socio-emotiva e attitudinale-valoriale, si prefiggono di promuovere le capacità critiche e creative degli studenti, attivando processi di apprendimento attivo e trasformativo finalizzati ad intraprendere azioni concrete per il cambiamento.Your Content Goes Here

La scuola è una comunità di persone che ogni giorno costruiscono significati attraverso lo scambio di parole, pratiche, comportamenti, emozioni, visioni. Quello che accade nel mondo esterno e nel mondo interiore di ognuno di noi ha una grande influenza sulla motivazione e sull’apprendimento. Studenti e docenti vivono immersi nella relazione e il loro benessere è fondamentale per il successo scolastico. Per questo la nostra scuola, soprattutto in questo periodo pandemico, si impegna per prevenire e accogliere situazioni di disagio e sofferenza sia a livello individuale che di gruppo, favorire le relazioni interpersonali, contribuire a rendere l’esperienza del gruppo classe positiva e inclusiva per tutti gli studenti, sostenere le funzioni e le competenze di ruolo di genitori e insegnanti nella loro relazione educativa. Il nostro Sportello d’ascolto è uno spazio di consultazione rivolto a studenti ed adulti, in cui essere ascoltati e aiutati a pensare le proprie esperienze emotive e relazionali e ad affrontare le proprie difficoltà, migliorandone la comprensione. Nello specifico sostiene gli studenti durante il processo di crescita, valorizza le loro capacità relazionali e comunicative, le competenze di gestione emotiva efficace, l’autostima e la percezione di efficacia personale. In tutte le classi del primo e del secondo anno vengono svolti durante l’anno incontri specifici per aiutare i ragazzi a migliorare la propria autostima e conoscenza di sé, prevenire le diverse forme di disagio, promuovere stili di vita sani e volti al benessere personale e relazionale, sostenere modalità interpersonali e relazionali costruttive e cooperative nel gruppo classe.

La nostra scuola si preoccupa che ogni studente compia un percorso di apprendimento che tiene conto delle sue specifiche caratteristiche, con particolare attenzione agli studenti con disabilità, con disturbi di apprendimento o altri Bisogni Educativi Speciali. Predisponiamo inoltre piani di lavoro personalizzati per gli studenti che praticano una disciplina artistica o sportiva ad alto livello, in modo che possano conciliare l’impegno scolastico con quello esterno alla scuola.

Il percorso formativo ha bisogno di luoghi, sia fisici che virtuali, per svilupparsi giorno dopo giorno. Il liceo Romagnosi abita un edificio storico che nel corso dei decenni ha arricchito con dotazioni tecnologiche (oggi ogni aula è dotata di computer, monitor a parete e cablaggio internet veloce) e aule speciali (aula di scienze, di fisica “Gandolfi”, aula TEAL, aula multimediale “Bria”, l’Aula Magna “L. Conti”).

Dedichiamo una particolare attenzione ai bandi per i finanziamenti pubblici destinati all’aggiornamento e all’ampliamento delle dotazioni tecnologiche, per disporre di luoghi fisici e virtuali sempre più versatili e accoglienti. La tecnologia in particolare ci offre oggi luoghi virtuali che nel periodo pandemico hanno dovuto sostituire completamente quelli fisici, ma che anche nell’ordinarietà della vita scolastica garantisce un ampliamento degli spazi di relazione all’interno della comunità scolastica. Il Liceo è impegnato in un continuo aggiornamento su tali potenzialità e nell’elaborazione di una loro attuazione nella vita scolastica.

Siamo infine impegnati nella valorizzazione dei nostri spazi museali (biblioteca storica, collezione naturalistica, collezione di apparati fisici storici), per farne luoghi di scoperta e rielaborazione comune.

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DOCUMENTI FONDAMENTALI

Il regolamento di istituto è stato redatto per titoli. Ogni titolo è stato approvato dal Consiglio di istituto con apposite delibere, che si trovano sul registro dei verbali.

I titoli sono i seguenti:

TITOLO A – DIRITTI E DOVERI DEGLI STUDENTI

TITOLO B – SANZIONI DISCIPLINARI VERSO GLI STUDENTI

TITOLO C – PERSONALE ATA

TITOLO E – SMARTPHONE E SIMILI

TITOLO F – SPAZI POMERIDIANI

TITOLO G – VIAGGI DI ISTRUZIONE

TITOLO H – ASSEGNAZIONE DEGLI STUDENTI ALLE CLASSI

TITOLO K – ORGANI COLLEGIALI

TITOLO L – DISCIPLINA SULL’USO DI TEST DA PARTE DI SOGGETTI ESTERNI

TITOLO M – DISCIPLINA SUL PARCHEGGIO

Art. 1 (Vita della comunità scolastica)

1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica.

2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia fatta a New York il 20 novembre 1989 e con i principi generali dell’ordinamento italiano.

3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l’educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione dell’identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all’evoluzione delle conoscenze e all’inserimento nella vita attiva.

4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale.

Art. 2 (Diritti)

1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi, anche attraverso l’orientamento, l’identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola persegue la continuità dell’apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli studenti, anche attraverso un’adeguata informazione, la possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome.

2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla riservatezza.

3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola.

4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I dirigenti scolastici e i docenti, con le modalità previste dal regolamento di istituto, attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento.

5. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull’organizzazione della scuola gli studenti della scuola secondaria superiore, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad esprimere la loro opinione mediante una consultazione. Analogamente negli stessi casi e con le stesse modalità possono essere consultati gli studenti della scuola media o i loro genitori.

6. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il diritto di scelta tra le attività curricolari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola. Le attività didattiche curricolari e le attività aggiuntive facoltative sono organizzate secondo tempi e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti.

7. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all’accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali.

8. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare:
a – un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo-didattico di qualità;
b – offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni;
c – iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica;
d – la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche con handicap;
e – la disponibilità di un’adeguata strumentazione tecnologica;
f – servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.

9. La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l’esercizio del diritto di riunione e di assemblea degli studenti, a livello di classe, di corso e di istituto.

10. I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l’esercizio del diritto di associazione all’interno della scuola secondaria superiore, del diritto degli studenti singoli e associati a svolgere iniziative all’interno della scuola, nonché l’utilizzo di locali da parte degli studenti e delle associazioni di cui fanno parte. I regolamenti delle scuole favoriscono inoltre la continuità del legame con gli ex studenti e con le loro associazioni.

Art. 3 (Doveri)

1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio.

2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d’istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi.

3. Nell’esercizio dei loro diritti e nell’adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all’art.1.

4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dei singoli istituti.

5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola.

6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.

Art.4 (Disciplina)

1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comportamenti che configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell’articolo 3, al corretto svolgimento dei rapporti all’interno della comunità scolastica e alle situazioni specifiche di ogni singola scuola, le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento, secondo i criteri di seguito indicati.

2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica.

3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto.

4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità.

5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica.

6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono sempre adottati da un organo collegiale.

7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni.

8. Nei periodi di allontanamento deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica.

9. L’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano stati commessi reati o vi sia pericolo per l’incolumità delle persone. In tal caso la durata dell’allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo. Si applica per quanto possibile il disposto del comma 8.

10. Nei casi in cui l’autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d’anno, ad altra scuola.

11. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d’esame sono inflitte dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.

Art. 5 (Impugnazioni)

1. Per l’irrogazione delle sanzioni di cui all’articolo 4, comma7, e per i relativi ricorsi si applicano le disposizioni di cui all’articolo 328, commi 2 e 4, del decreto legislativo 16 febbraio 1994, n. 297.

2. Contro le sanzioni disciplinari diverse da quelle di cui al comma 1 è ammesso ricorso, da parte degli studenti nella scuola secondaria superiore e da parte dei genitori nella scuola media, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del quale fa parte almeno un rappresentante degli studenti nella scuola secondaria superiore e dei genitori nella scuola media.

3. L’organo di garanzia di cui al comma 2 decide, su richiesta degli studenti della scuola secondaria superiore o di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all’interno della scuola in merito all’applicazione del presente regolamento.

4. Il dirigente dell’Amministrazione scolastica periferica decide in via definitiva sui reclami proposti dagli studenti della scuola secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del presente regolamento, anche contenute nei regolamenti degli istituti. La decisione è assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia composto per la scuola secondaria superiore da due studenti designati dalla consulta provinciale, da tre docenti e da un genitore designati dal consiglio scolastico provinciale, e presideuto da una persona di elevate qualità morali e civili nominata dal dirigente dell’Amministrazione scolastica periferica. Per la scuola media in luogo degli studenti sono designati altri due genitori.

5. I regolamenti delle scuole e la carta dei servizi previsti dalle diposizioni vigenti in materia sono adottati o modificati previa consultazione degli studenti nella scuola secondaria superiore e dei genitori nella scuola media.

6. Del presente regolamento e dei documenti fondamentali di ogni singola istituzione scolastica è fornita copia agli studenti all’atto dell’iscrizione.

7. È abrogato il capo III del R.D. 4 maggio 1925, n. 653.

Art. 6 (Disposizioni Finali)

Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica.

LA STORIA

Gian Domenico Romagnosi nacque a Salsomaggiore l’11 dicembre 1761 e morì a Milano, nel 1835.

Si specializzò in studi giuridici e filosofici, e fu professore universitario a Parma, Pavia, Milano. Famoso giurista e filosofo del diritto, collaborò con il Regno Italico durante il periodo napoleonico; quando gli austriaci tornarono a Milano venne allontanato dall’insegnamento pubblico.

Collaborò alla rivista patriottica Il Conciliatore, poi chiusa dagli austriaci, e fu coinvolto nei processi carbonari del 1821. Arrestato e messo in prigione, venne successivamente assolto per mancanza di prove, ma gli fu proibito l’insegnamento, anche privato. Visse quindi in relativa povertà, ospite di un facoltoso patrizio milanese Scrisse numerose opere, tra cui si ricorda la Genesi del diritto penale, per la quale viene ritenuto il fondatore del diritto penale. E’ ritenuto uno dei “padri” del diritto amministrativo e del diritto costituzionale italiano ed europeo. Si interessò anche di argomenti scientifici, come gli effetti magnetici delle correnti elettriche.

Rappresenta quindi in maniera esemplare la fusione di cultura umanistica e scientifica, ed è insieme modello di rigore negli studi e di impegno civile.

L’edificio dove si trova ora il Liceo in una foto della seconda metà degli anni Venti

DALL’UNITA’ D’ITALIA ALLA REPUBBLICA: LA SCUOLA DELLA TRADIZIONE

Nel 1859 cessa di vivere il Ducato di Parma e Piacenza; i suoi territori sono annessi al Piemonte (alias, al regno di Sardegna, che il 17 marzo 1861 diventerà Regno d’Italia). Nel dicembre 1859 il Governo piemontese approva per decreto la “legge Casati”, che rinnova il sistema di istruzione negli stati sabaudi (Parma compresa) e istituisce i Regi Licei. Il 12 febbraio 1860 il Governatore dell’Emilia Luigi Carlo Farini istituisce il Liceo nelle province emiliane a partire dall’anno scolastico 1860/61; a Parma le lezioni del Regio Liceo iniziarono il 10 dicembre 1860; per questo, a partire dal 2010, centocinquantesimo di fondazione, la nostra scuola festeggia ogni 10 dicembre la dies romagnosiana.

La prima sede del Regio Liceo fu il Collegio dei Nobili, oggi Convitto Nazionale Maria Luigia. Nel 1865, per decisione del Ministro della Pubblica Istruzione Francesco de Sanctis, il Liceo viene intitolato a Gian Domenico Romagnosi, illustre filosofo e giurista. A partire dal 1900, al Liceo viene unito il Ginnasio superiore. Con la “riforma Gentile” (1923) e la nascita dei Licei scientifici, il Regio Liceo prese il nome di Liceo classico.

In età fascista, per l’aumento del numero di iscritti, la scuola cambiò sede, spostandosi in viale Maria Luigia 1, dove tuttora si trova (cfr scheda edificio): il trasferimento vero e proprio avvenne nell’anno scolastico 1931/32. La cerimonia inaugurale ebbe luogo il 18 febbraio 1934, insieme allo scoprimento della lapide dedicata agli alunni e ai docenti Caduti della Prima Guerra Mondiale: la lapide a ricordo si trova di fronte all’entrata. Con la “riforma Bottai” (1938) venne eliminato il ginnasio inferiore e venne istituita la scuola media; il ginnasio conservò però l’antica numerazione (classi IV e V – pur non essendoci più le prime tre classi).

Durante il periodo fascista e la seconda guerra mondiale, non pochi furono professori e allievi che si opposero alla dittatura, e alcuni di essi pagarono anche con la vita la loro opposizione e la scelta della resistenza, come testimoniato dalla lapide posta a fianco alla presidenza.

Nel secondo dopoguerra il Romagnosi ha continuato ad essere, in città, un luogo di educazione e di cultura, mantenendo intatto nel tempo il proprio prestigio. Diversi ex-allievi si sono distinti nei vari campi della cultura e della scienza, della politica e dell’economia, dell’industria e delle professioni, dell’impegno civile e religioso.

LA SCUOLA DELLA REPUBBLICA: DALLE GRANDI SPERIMENTAZIONI ALL’AUTONOMIA DIDATTICA

A partire dagli anni Settanta del secolo scorso, si iniziò in tutte le scuole italiane un’intensa fase di sperimentazione didattica con un ampliamento (talvolta disordinato) dei percorsi scolastici. Il Liceo classico Romagnosi non fu da meno: innovando sulla tradizione gentiliana, lo studio della lingua straniera divenne quinquennale, vengono istituiti corsi con lo studio di due lingue straniere, vengono attivati corso PNI (Piano Nazionale di Informatica), musica e teatro arricchirono la vita culturale della scuola.

Con il D. Lvo 275 del 1999 (ministro della Pubblica Istruzione era L. Berlinguer) venne concessa a tutte le scuole, compresi i Licei, l’autonomia didattica ed organizzativa, che consentirono al nostro Liceo di consolidare le sperimentazioni già in atto. Strumento dell’azione didattica di una scuola diventa il Piano dell’Offerta Formativa (POF). Nascono nella nostra scuola diverse attività di ampliamento dell’offerta formativa, sia in orario curricolare (ad esempio con i Corsi Tematico-Disciplinari, all’epoca chiamati “corsi POF”), sia in orario extra-curricolare.

Nell’anno 2010, i decreti firmati dalla Ministra Gelmini posero fine alle sperimentazioni attive da oltre trent’anni, e razionalizzarono i diversi percorsi liceali e tecnici, compreso il Liceo classico (DPR 89/2010) – pur lasciando diversi margini di autonomia didattica e organizzativa alle singole scuole, e introducendo nel sistema di istruzione il Liceo linguistico, fino a quel momento solo sperimentale.

Il nostro Liceo classico ha così rivisto e rinnovato il proprio Piano dell’Offerta Formativa, conservando ed anzi aumentando l’offerta delle lingue straniere, confermando anche – con un nuovo progetto didattico – il vecchio corso collegato al Piano Nazionale di Informatica. Veniva anche introdotto l’obbligo, per le classi dell’ultimo anno dei Liceo, e per il triennio conclusivo dei Licei linguistici, di studiare (almeno in parte) in lingua straniera una disciplina non linguistica (come ad esempio, fisica, scienze, storia, storia dell’arte).

Con la L. 107/2015 (Ministra Giannini) sono stati di nuovo aumentati gli spazi di autonomia delle singole scuole, introdotto l’organico funzionale di istituto (con un aumento di circa il 10% del numero dei docenti), resa obbligatoria l’alternanza scuola-lavoro, reso triennale il piano dell’offerta formativa (PTOF). Nel PTOF 2016/19 vengono meglio definiti i percorsi già presenti da oltre trent’anni, che assumono i nomi “Erasmo” (con lo studio di una seconda lingua straniera), “Archimede” (con potenziamento della matematica e delle discipline scientifiche), “Cicerone” (con potenziamento delle discipline umanistiche).

Nel frattempo, il nostro Liceo chiedeva (dal 2012) e finalmente otteneva (dal 2018) l’apertura di sezioni di Liceo linguistico, vista la grande richiesta delle famiglie, l’affinità con il percorso di Liceo classico e la lunga tradizione internazionale della nostra scuola.

Direttori del Ginnasio comunale (sino al 1900 distinto dal Liceo)
Rev. Giuseppe Fantoni (1860-1878)

Fermo Corsi (1878-1896)
Domenico Gozi (1896-1897)
Giuseppe Beduzzi (1897-1900)

Presidi del Regio Liceo (dal 1865 Regio Liceo “Gian Domenico Romagnosi”)
Rev. Giuseppe Tamagni (1860-1861)
Carlo Gemelli (1861-1865)
Giuseppe Vollo (1865-1866)

Giovanni Pasquali (1866-1867)

Giuseppe Vollo (1867-1871)

Pietro Gotta (1871-1885)
Giuseppe Ferraro (1885-1888)

Adolfo Bersi (1888-1892)
Gaetano Capasso (1892-1900)

Presidi del Regio Liceo Ginnasio “G.D.Romagnosi”
Gaetano Capasso (1900-1902)
Ferruccio Marcarino (1902-1904)
Vincenzo Poggi (1904-1908)
Augusto Grollo (1908-1909)
Gian Domenico Belletti (1909-1913)
Carlo Sacchi (1913-1919)

Giovanni Roberti (1919-1922)

Presidi del Regio Ginnasio – Liceo Classico “G.D.Romagnosi”
Giovanni Roberti (1923-1926)

Giuseppe Pardi (1926-1928)
Fedele Bersanetti (1928-1934)
Carlo Cantimori (1934-1936)
Valentino Papesso (1936- 1941)

Tarcisio Bruscalupi (1941-1945)
Luigi Franco (1945-1946)

Presidi del Ginnasio – Liceo Classico “G.D.Romagnosi”
Luigi Franco (1946-1948)
Fausto Andreoli (1948-1962)
Guido Vernazza (1962-1965)
Giuseppe Massera (1965-1972)
Vincenzo Pernigotti (1972-1974)
Contardo Rovinazzi (1974-1979)
Vincenzo Pernigotti (1979-1981)
Ines Chierici (19811986)

Ettore Piazza (19861987)
Francesco Illari (19871994)
Gabriella Manelli (1994-2000)

Dirigenti Scolastici del Ginnasio – Liceo Classico “G.D.Romagnosi” (dal 2018 con Liceo linguistico)
Gabriella Manelli (2000-2009)
Maria Giovanna Forlani (2009-2010)
Guido Campanini (2010-2021)

Pier Paolo Eramo (2021- …)

Il 10 dicembre 2010 abbiamo solennemente festeggiato i 150 anni di vita del nostro Liceo. Per tale ricorrenza, il Liceo Classico Romagnosi ha ottenuto il Premio S. Ilario 2011- Medaglia d’Oro del Comune di Parma.

L’11 dicembre 2011, in occasione del 250° anniversario della nascita, è stato inaugurato il busto di Gian Domenico Romagnosi, commissionato dal Liceo e realizzato dallo scultore Fausto Pedretti, e che si trova al piano nobile, accanto all’ufficio del Dirigente scolastico.

Nell’ottobre 2014, in occasione dell’alluvione provocata dal torrente Baganza, i nostri studenti, insieme a tanti amici delle scuole di Parma, si sono prodigati per spalare il fango dalle strade e soccorrere i nostri concittadini; agli studenti di Parma, “angeli del fango”, il Comune ha assegnato l’Attestato di Civica Benemerenza in occasione del premio sant’Ilario 2015. Tanto la medaglia d’oro del 2011 quanto l’attestato del 2015, si trovano al primo piano nobile, sotto il busto di Romagnosi.